"In Europa ci sono già i presupposti per l'esplosione di un conflitto sociale. Questo è il seme del malcontento, dell'egoismo e della disperazione che la classe politica e la classe dirigente hanno sparso. Questo è terreno fertile per la xenofobia, la violenza, il terrorismo interno, il successo del populismo e dell'estremismo politico."

lunedì 28 ottobre 2019

Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo potere psichiatrico globale?


Perché la politica, i politici e i cittadini che fanno politica sono sempre più frequentemente rappresentati sui mass media e sui social media come pazzi fuori controllo?

Perché sempre di più il linguaggio politico si popola di termini che si pretendono tecnico-scientifici o metafore quali “patologia politica” o “salute politica” o, per citare un esempio recente, “politica del testosterone”?  In particolare perché applichiamo sempre più spesso psico-parole quali “narcisismo”, “patologia”, “salute mentale”, “socio-patia”, o “schizofrenia” a categorie sociali, economiche o politiche? E come mai le metafore e le analogie politiche fanno ormai costante riferimento a medicina, psicologia, o epidemiologia ?
Perché le idee vengono lentamente ma costantemente accomunate a pensieri malati? O la diffusione di idee politiche e non solo viene presentata sempre più in senso letterale come una epidemia, una diffusione virale, da fermare e da prevenire ?

Perchè il Presidente U.S.A. “l’uomo più potente del mondo” viene rappresentato come un pazzo?O blockbusters holliwoodiani come ‘Joker’ rappresentano il popolo e il cittadino sovrano come de-politicizzati, selvaggi, criminali e pazzi?
Il linguaggio "politicamente corretto" ha una funzione disciplinare e "ortopedizzante"? Se sì, come ?
Perché si stanno diffondendo allucinogeni, psichedelici e prodotti della cannabis su scala di massa e per ogni uso possibile e immaginabile, ‘terapeutico’ o meno?
Queste tendenze sono del tutto nuove o fanno parte di un'ideologia che viene da lontano?

Vi presento un recente talk al Royal College of Psychiatrists nella City di Londra che cerca di spiegare le nuove e prepotenti tendenze d’avanguardia come indispensabili elementi preparatori al passaggio verso una post-democrazia globale, anti-politica, digitale, essenzialmente tecnocratica e con ogni probabilità totalitaria.
Un percorso di apparente ‘liberazione’ che è invece il percorso della de-sovranizzazione di ciascuno di noi dalla propria razionalità:





Il video è provvisto di sottotitoli in Italiano o Inglese.

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