“A partire dagli
anni Dieci del Ventunesimo secolo, nel giro di qualche lustro il mondo era
cambiato veramente”. (cit. dal libro)
Con queste poche
parole, che aprono uno dei capitoli del romanzo, l’autore riassume
l’inquietante tema politico-distopico che fa da colonna portante alla trama. La
storia di Massimo Maffei, traduttore e figlio devoto, si apre nella cornice di
Monaco di Baviera. La sua è una vita semplice, da intellettuale moderno.
Le cose cominciano
a cambiare quando si innamora di Anna: la sua vita normale viene sconvolta e
atrocemente cambiata, perché il mondo è cambiato; il mondo politico si è
stretto con lento lavorio attorno al collo degli uomini fino a strangolarli.
L’economia è in ginocchio, le rivendicazioni terroristiche spandono una cappa
di orrore e pessimismo più o meno ovunque…
Queste le premesse
(ahimè specchio della realtà) che accompagnano i “potenti” della terra a fare
una mossa drastica: L’Unione Europea subirà una metamorfosi, e diventerà
un’entità statale continentale.
Il presidente
temporaneo della Commissione europea, tale Andras Pordan, un vero e proprio
“villain” intento a tirare i fili del potere, e il professor Maynards, uno dei
pochi oppositori abbastanza coraggioso da mettere la propria faccia come
manifesto dell’opposizione, si combattono a colpi mediatici in un’Europa
stolida, immobile, volta verso un terribile, inesorabile destino…
Ma il professor
Maynards scompare in circostanze misteriose, e Max, suo malgrado vessillo del
cittadino onesto, buono, ancora capace di sognare e di amare, dovrà giocare il
suo ruolo in questa battaglia.
Uropia è un
romanzo distopico, serrato, attualissimo. E’ un romanzo di denuncia, e non ha
pietà per nessuno, neanche per i cittadini europei, descritti come esseri
volutamente inermi e ciechi, che restano a guardare mentre l’ingranaggio
politico dischiude le fauci per ingoiarli tutti.
Bargagli Stoffi,
sulla scia di alcuni grandi scrittori del secolo scorso, ci presenta una
cronaca lucida di ciò che sta accadendo (che accadrà? Che potrà accadere?)
impreziosendo la tela con una sfilata di personaggi formidabili e una trama
ricca di colpi di scena e di ragionamenti.
Un esplosivo
debutto che costringe il lettore a riflettere e guardare infine con un’occhiata
disillusa la difficile realtà che ci circonda.
Didi Agostini
Link originale: https://igufinarranti.altervista.org/uropia-il-protocollo-maynards-pietro-bargagli-stoffi/
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