Ripropongo la pregevole traduzione di
Voci dalla Germania di un articolo pubblicato il 17 maggio da Die Zeit:
La trappola dei bassi salari
Otto milioni di persone in Germania si
guadagnano da vivere con un lavoro a basso salario, cioè per meno di 10.80 €
lordi l'ora. Ad attenderli c'è una vecchiaia in povertà.
La Germania ha uno dei più grandi settori a
basso salario in Europa. Nonostante il boom dell'occupazione e la forte
crescita economica, in questo paese un dipendente su quattro - circa
otto milioni di persone - guadagna meno di € 10,80 lordi l'ora, vale a
dire la soglia al di sotto della quale si percepisce un basso salario. A
livello europeo la proporzione è di uno a sei. In Germania ad essere colpite sono
soprattutto le donne, i genitori single, i tedeschi dell'est e i migranti.
Ancora più deprimente è il fatto che per
queste persone la mobilità sociale sia insolitamente bassa e che la
stragrande maggioranza abbia poche possibilità di uscire dal settore a basso
salario e di migliorare la propria condizione. Si tratta del risultato centrale
di uno studio condotto da due dei miei colleghi del DIW di Berlino.
La politica da tempo discute di come si possa
riformare e migliorare il welfare state tedesco. Il governo federale sta
mettendo mano al portafoglio per aumentare le pensioni dei redditi piu' bassi e
per ampliare le prestazioni sociali - dai sussidi per l'alloggio, al
miglioramento delle prestazioni per i genitori single.
Il lavoro deve essere retribuito in maniera
adeguata
Ma la politica spesso si trova ad affrontare
solo i sintomi di un problema che ha le sue radici da qualche altra parte, vale
a dire nel mercato del lavoro e nel fatto che stranamente in
Germania molti lavoratori percepiscono un basso salario orario. Chi
percepisce un basso stipendio ha difficoltà a pagare l'affitto e dipenderà
quindi dai sussidi per l'alloggio. Salari bassi implicano anche delle pensioni
basse in età avanzata. A ciò bisogna aggiungere che molti in Germania lavorano
part-time e hanno delle carriere lavorative discontinue.
Se non si riesce a vivere del proprio lavoro, allora
non bisogna sorprendersi se sempre più persone dipendono dai sussidi dello
stato sociale. Ma allo stesso tempo lo stato sociale per il singolo individuo è
sempre meno efficiente. Il lavoro deve essere adeguatamente remunerato sia per
poter fornire alle persone una maggiore sicurezza e autosufficienza, che per
alleggerire il peso che grava sullo stato sociale.
I dati relativi al settore a basso salario
tedesco sono preoccupanti: ci sono nove milioni di posti di lavoro a bassa
retribuzione, di cui circa otto milioni sono lavori principali. In altre
parole, otto milioni di persone devono guadagnarsi da vivere con questi
bassi salari. L'argomento secondo il quale il fenomeno del basso salario
colpirebbe principalmente i lavoratori part-time o gli studenti non corrisponde
alla verità.
La percentuale di coloro che a metà degli anni
'90 lavoravano nel settore a bassa retribuzione era del 16% sul totale dei
dipendenti, oggi è del 24%. Ciò non è dovuto al fatto che la mediana, cioè
il valore di riferimento per i salari orari, sia cresciuta e le persone con un
basso salario siano rimaste indietro. È vero il contrario: il salario orario
reale della mediana degli anni '90 è cresciuto a malapena. La forte espansione
del settore a basso reddito è dovuta piuttosto ad una riduzione dei
salari reali in quel terzo dei dipendenti con i salari orari più bassi. Dal
1995 ad oggi i salari reali del 10% dei dipendenti con i salari orari più bassi
sono diminuiti del 10%. Al contrario, i salari reali del 50% superiore
sono cresciuti in maniera significativa.
Non bisogna dimenticare che l'introduzione del
salario minimo nel 2015 ha contribuito a ridurre, almeno temporaneamente, il
settore a basso salario. Anche per molti di coloro che all'epoca guadagnavano
piu' del salario minimo iniziale di 8,50 euro lordi l'ora, il salario orario di
fatto è aumentato. Questo miglioramento tuttavia sembra essere stato solo
temporaneo, nel 2017 il settore a basso salario ha ripreso a crescere.
Chi percepisce un basso salario? Sono
soprattutto donne - il 28 % delle donne lavoratrici, il 17 % degli uomini.
Inoltre, nel settore a basso salario si possono facilmente trovare il 40% di
tutti i genitori single, il 30% dei dipendenti con un background di
immigrazione, un terzo dei lavoratori dipendenti della Germania dell'est e le
persone con un basso livello di istruzione.
Lo studio mostra anche che fra i lavoratori
con un basso salario, due su tre rimangono in questo settore a basso reddito
anche nel medio termine. Ciò confuta la tesi di coloro i quali sostengono
che molte persone riceverebbero un basso salario solo transitoriamente e che in
seguito riuscirebbero ad uscirne. Basso salario come trampolino di lancio, per
così dire. È vero il contrario, dal momento che sono pochissimi quelli che
grazie ad una qualifica professionale riescono ad uscire dal settore a basso
salario o a migliorare la propria situazione finanziaria. E per la maggior
parte delle persone l'impiego a basso salario non è un secondo lavoro.
Per la società e lo stato sociale questa
mancanza di mobilità è un boomerang. Le persone che per un lungo periodo
di tempo lavorano per un basso salario finiscono in una situazione di
dipendenza permanente dallo stato sociale. Nel corso della loro vita lavorativa
dipendono fortemente dai servizi sociali e in età avanzata dovranno subire un
ulteriore taglio al loro tenore di vita, perché difficilmente potranno
permettersi di fare della previdenza sociale integrativa e nel corso della vita
lavorativa hanno acquisito solo i requisiti pensionistici minimi.