Una sempre interessante ed attuale dichiarazione (2015) di George Friedman - fondatore del think-tank americano Stratfor (Strategic Forecasting) e del Chicago Council on global affairs - a proposito del destino geopolitico dell'Unione Europea, fra interessi USA e Russia.
Il ruolo della Germania (e dell'Ucraina) e il futuro instabile della pace nel nostro continente.
Qui alcuni passi della dichiarazione, tratti dalla traduzione di comedonchisciotte.org:
“Gli Stati Uniti controllano tutti gli oceani, di conseguenza possiamo invadere ogni paese al mondo mentre nessuno può invaderci, ed è una bella cosa”
“Mantenere il controllo del mare e dello spazio è la base del nostro potere”.
L’obiettivo non è vincere il nemico ma destabilizzarlo.
La destabilizzazione è il vero scopo delle nostre azioni estere. Non instaurare una democrazia. Una volta destabilizzato un paese, dobbiamo dire ‘missione compiuta’ e tornarcene a casa.
(E’ quel che stupidamente non abbiamo fatto subito in Afghanistan)".
I Romani [del resto] non hanno inviato in giro grandi armate, hanno piazzato dei governatori pro-Romani.
Gli Imperi che controllano direttamente i territori, si estinguono, come il caso dell’Impero nazista. Nessuno è in grado di farlo, bisogna mostrarsi più intelligenti”.
Il Generale ha dato delle medaglie ai combattenti ucraini, cosa che normalmente non è in grado di fare perché è riservata ai militari americani, ma l’ha fatto per mostrare che era il suo esercito”.
Ovviamente agiamo al di fuori del quadro NATO, qualcuno potrebbe opporsi, i Turchi per esempio".
La questione per i russi è sapere se riusciranno a mantenere una zona neutrale cuscinetto, o se l’Occidente vi penetrerà così profondamente da ritrovarsi a 100 km da Stalingrado e a 500 km da Mosca.
Per gli Stati Uniti la questione è: dove si fermeranno i russi? Di qui l’annuncio del generale Hodges sulle armi che saranno dispiegate dal Baltico al mar Nero”.
Questa è la soluzione per gli Stati Uniti”.
La Russia lo sa. Gli Stati Uniti hanno messo le loro carte sul tavolo.
La domanda a cui non abbiamo risposta è: cosa farà la Germania?”
Per gli Stati Uniti la paura fondamentale è che il capitale finanziario e la tecnologia tedeschi si saldino con le risorse naturali e la mano d’opera russe.
E’ l’unica alleanza che fa paura agli Stati Uniti, cerchiamo di impedirla da un secolo.
Mentre gli Stati Uniti stendono il loro cordone sanitario e fra Europa e Russia e la Russia cerca di tirare l’Ucraina dalla sua parte, non conosciamo la posizione della Germania – che con la Russia ha relazioni particolari (per es. l’ex Cancelliere Schoeder oltre a presiedere il consorzio NorthStream è nel cda di Gazprom.
La Germania è la nostra incognita. Cosa farà? Non lo sanno nemmeno loro, i tedeschi.
E’ l’eterno problema della Germania, gigante economico, fragile a livello geopolitico. Dal 1871 la questione europea è questione tedesca”.
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