https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/coronavirus-simona-bonafe-ci-vuole-piu-europa-per-avere-standard-comuni-massimo-giletti-ma-non-puo-03-03-2020-311009 |
In riferimento al mio post di domenica 1 marzo scorso "QED: come le pandemie possono essere uno strumento per instaurare una società di sorveglianza di massa" non sono tardate le dimostrazioni di quanto detto.
Come era prevedibile, la pandemia viene sfruttata per ripetere il mantra della "cessione di sovranità all'Unione Europea" con un'evidente accelerazione e simmetria.
„Non dobbiamo sorprenderci che l'Europa abbia bisogno di crisi, e di gravi crisi, per fare passi avanti. I passi avanti dell'Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. È chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale, possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perché c'è una crisi in atto, visibile, conclamata.“
Mario Monti, discorso tenuto alla Luiss il 22 febbraio 2011, video dal min. 4:55 al min. 5:55 http://www.youtube.com/watch?v=STEvyznA2Ew
Sempre ricordando che i termini "Europa", "Unione Europea" e "unione monetaria" non sono sinonimo - al contrario del modo in cui invece vengono utilizzati - teniamo in mente il processo retorico e i suoi sviluppi fino ad oggi, notando la continua variazione dei motivi addotti:
Jens Wiedemann, 23 novembre 2018: “Se non siamo pronti a cedere sovranità all’Ue perché vogliamo essere liberi di decidere a livello nazionale come fa l’Italia sarà difficile condividere le responsabilità delle decisioni nazionali; e queste decisioni nazionali prese a livello individuale dai Paesi dovranno essere conformi all’Unione monetaria”.
Mario Monti 26 maggio 2015: "Non è per caso che forse le nostre democrazie (…) diventano di fatto incompatibili con l’integrazione internazionale e con l’integrazione Europea?"
Sergio Mattarella 28 luglio 2015: "Aprire il cantiere di una nuova governance dell’euro come vero e proprio governo, adeguato e democratico, della moneta unica".
Mario Draghi, 7 agosto 2014: "Per i Paesi dell'Eurozona è arrivato il momento di cedere sovranità all'Europa per quanto riguarda le riforme strutturali".
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